domenica 2 dicembre 2012

Niente industria c'e' solo la scuola

Il sistema educativo e formativo, la scuola pubblica, sono un indicatore importante per ogni societa' civile e questo e' ovvio per tutti ma riuscire a comprendere quale futuro per la scuola italiana e' cosa abbastanza complessa. Sembra che molte situazioni critiche, nella scuola italiana siano state generate negli ultimi 4/5 anni, quindi diciamo in piena crisi ma questo pensiero non e' esatto. I cambiamenti nella scuola pubblica, nel sistema formativo italiano subiscono enormi pressioni e condizionamenti da almeno 30 anni, forse molti di noi dimenticano gli importanti movimenti studenteschi come la pantera ed altre espressioni simili. Tutti con un comune denominatore: una scuola per tutti, una richiesta molto semplice. In tanti momenti di protesta sono stati raggiunti alcuni obiettivi, esempio la scuola a tempo pieno, se guardiamo alle elementari, un sistema di elezioni per portare rappresentanti di studenti, all' interno delle istituzioni e della governace del sistema formativo pubblico. La riflessione che faccio e che giro anche a voi, quanti di questi obiettivi raggiunti oggi non sono piu' efficaci? Oggi, in piena "crisi" giustamente tutti hanno una ricetta per rilanciare il sistema formativo, tagli agli sprechi, cancellare il clientelismo ed il fenomeno dei "baroni", finanziare prima la scuola pubblica e poi quella privata ed altre mille proposte, tutte leggittime e tutte valide. Si e' vero, la scuola ha bisogno di tutto questo ma non possiamo dimenticare il contesto, cosa sta' accadendo sul territorio e che e' davanti agli occhi di tutti noi. Non saranno sufficienti indovinare tagli, recuperare sprechi se non consideriamo il cambiamento culturale in atto che coinvolge direttamente tutte quelle persone che oggi hanno poco o piu' di 15 anni. Solo quando questa generazione sara' matura e pronta per sostitursi a quella attuale il cambiamento sara' completato ed i risultati saranno sbalorditivi, nascera' la scuola che oggi stiamo descrivendo ed evocando. Pochi sono gli elementi certi, queste persone sono gia' inserite nel contesto formativo, in Italia il sistema produttivo industriale necessita di almeno 20 anni per rinascere, quindi la scuola pubblica, tutto il sistema educativo formativo ricevera' nuova linfa e principalmente nuona conoscenza e nuova coscenza proveniente dalla nuova generazione. In merito ai finanziamenti, proprio per gli enormi ritardi nell' investire nuovamente nell' industria, la scuola diventa il pilastro dove investire e sara' il primo settore di intervento a riprendersi dalla 'crisi' A chi ha risorse da investire suggerisco di guardare verso il sistema educativo, ora non c' e' altro.

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