Carissimi
In merito alle storie di cui siamo testimoni, le politiche
sociali, l’emergenza casa, gli sfratti e l’emergenza per chi è fuori da ogni
sistema produttivo, sono e devono restare al centro della ns civiltà.
Rincorrere le emergenze è un’attività molto difficile e
spesso dispersiva, perché non c’è mai il tempo di avere una fotografia nitida
di quanto accade e questo non vuole dire che non siamo solidali con chi viene
licenziato o messo in strada perché ha difficoltà economiche.
Non voglio dilungarmi oltre su questo, perché sono
assolutamente convinto che anche Voi la pensiate come me, rispetto dei diritti,
siamo contro la violenza, la casa è un diritto per tutti etc etc.
Vorrei invece, dare un contributo alla questione casa a
Milano, Aler, assegnazioni, bandi, Comune di MIlano etc etc.
E’ vero che ci sono raccomandati e protetti di ogni tipo,
è vero che c’è chi fa carte false, è vero che ci sono politici corrotti che si
associano a sistemi mafiosi e che lucrano sul bisogno di una casa ma è anche
vero che nulla cambierà se non costringiamo il Comune di Milano, questa giunta,
ad assumersi delle responsabilità che ad oggi non ha ancora fatto sue.
Teniamo presente che ancora oggi, la gestione della case è
questione Aler, mentre per le assegnazioni il Comune ha un ruolo principale
anche se la commissione è ancora Aler.
Mi spiego meglio, questa giunta nell’ambito della
determinazione delle quote degli alloggi ERP, assegnabili ai sensi del
Regolamento regionale 1/2004 e le modalità e linee guida per la valutazione
delle domande di assegnazione in deroga presentate ai sensi del suddetto
regolamento, utilizza ancora una delibera della vecchia giunta, ritenuta da
tutti gli attori sociali uno strumento diabolico.
La delibera è del 18/03/2010 N° 817 Direzione Centrale
Casa Settore Assegnazione Alloggio, P.G 161825
(inviterei il gruppo legale se può analizzare questa
delibera e valutarne il suo annullamento attraverso la raccolta firme popolare)
Il nostro obiettivo potrebbe essere quello di fare
pressioni sulla giunta che ad oggi è ancora troppo timida su questi punti, non ha ancora deliberato concretamente
sull’assegnazione e non ha rivisto i termini e le linee guida. Non si è ancora deciso chi e come gestire il patrimonio, sono crica 18 mesi che si parla che il Comune deve gestire sia il patrimonio, sia le assegnazioni ma siamo in alto mare.
Perché è importante questa delibera?
Perché è lo strumento, unico, per cui ogni cittadino può
chiedere un’assegnazione, di difendere i suoi diritti, di presentare istanze di
ricorso; è sinteticamente un’ atto in cui si chiede ai responsabili del Comune
di riflettere su quanto stà accadendo a questo o quel nucleo famigliare.
Cosa ancora più incredibile è come viene gestita la
procedura, nel momento in cui una famiglia viene costretta allo sfratto.
Questo è l’unico strumento con cui una famiglia, racconta
al Comune e all’Aler cosa gli stia accadendo ma i nobili impiegati, leggono
questa documentazione 2, 0 3 giorni prima dello sfratto. E’ incredibile ma
questa è la prassi quotidiana… e quindi naturale pensare che cosa si può fare
in tre giorni?
Le code negli uffici di via Pirelli sono solo condizionate
da questo unico elemento, è quindi motivo di litigi, di pressioni, di violenza.
Insomma si lavora anche male in questo ufficio non solo perchè i riscaldamenti non funzionano.. (provate a visitare via Pirelli
39 e sarete certamente testimoni di un forte disagio)
Altro esempio, se una famiglia viene sfrattata, ottiene un
avanzamento (temporaneo) nella graduatoria pubblica ed il Comune ha l’obbligo di intervenire entro un anno.
Ma se il Comune non fa nulla entro 12 mesi cosa succede? Ancora
una volta “la deroga è l’unico strumento”, in poche parole si può ottenere una casa popolare. non perchè meriti della graduatoria ma per i ricorsi e le deroghe.
Semplice, alla famiglia a cui il Comune non risponde con
un’assegnazione, il rischio è di ritornare alla posizione che aveva prima dello
sfratto. Amici è come il gioco dell’oca, hai perso, torna alla casella di
partenza e riprova un’altra volta.
Questi sono solo dei piccoli ma concreti esempi di quanto
sia diabolico il regolamento Aler e Comune di Milano. Questa delibera deve essere rivista, in questo senso la
giunta deve assumersi delle responsabilità. Sul funzionamento di una delibera
che non hanno deliberato loro ma hanno il dovere di intervenire se non va bene.
Altro elemento
Quando hanno diviso gli appartamenti da 70-90 mq facendone
3-4 monolocali ha fatto arricchire qualche bandito ma ha generato una
situazione assurda:
il Comune non riesce ad assegnare alloggi a famiglie
composte da un minimo di 4 persone, mamma papà e due figli, …siamo veramente
all’assurdo.
Anche questo merita una profonda analisi, invitando i
costruttori ed il comune per trovare soluzioni che velocizzino la
riqualificazione di edifici comunali da ristrutturare, autocostruzione etc etc
.
Anche in questo senso, questa giunta deve assumersi una
responsabilità e rispondere ai bisogni dei cittadini.
Ad ogni modo, anche a completamento di indicazioni
legislative, in merito agli sfratti con violenza anche in presenza di minori,
nella legge regionale esiste già un’indicazione, “gli sfratti con uso della
forza pubblica” sono da eseguire solo se c’è una soluzione alternativa per la
famiglia” suggerita dal Comune o da istituzioni simili.
Questo è un punto che spesso se coinvolti in fasi di
emergenza non riusciamo a cogliere, vediamo e vogliamo solo difendere dei
diritti ed è giusto ma dobbiamo attivarci per intervenire prima.
Non mi illudo ma sono un sognatore e sono convinto che
possiamo mettere alla corda questa giunta chiedendo semplicemente quali
responsabilità vogliono prendersi se non vogliono rivedere delibere,
regolamenti che da anni vengono indicati come insufficienti, spesso
inapplicabili.
Questo è il momento di coinvolgere chi a Milano si occupa
di sfratti, case popolari, assegnazioni e non mi riferisco ai “militanti” di questo
e quel gruppo ma alle persone che assistono i nuclei famigliari.
Ogni giorno centinaia di persone affrontano questo bisogno
recandosi presso CAF, sportelli dei sindacati etc etc, in questi luoghi c’è
esperienza, c’è un osservatorio privilegiato.
Su questo per comprenderci meglio…
Volete anche voi aprire uno sportello informativo per
aiutare i cittadini, le famiglie alla difesa dei diritti e al diritto alla
casa? (Non credo sia un aspetto centrale)
Se pensate che siano per voi interessanti questi punti ma
spero che ne abbiate anche voi direi che possiamo muoverci e definire una
strategia.
Inoltre, se ad un Consiglio Comunale verranno toccati
anche i temi su Aler abitazioni sociali, possiamo suggerire ai portavoce, in
Consiglio Comunale e anche ai Consigli di zona, di attivarsi per: evidenziare i
passaggi poco chiari sulla delibera;
eventualità e modalità per richiesta di annullamento;
richiesta di intraprendere una nuova strada.
Unica richiesta da fare ufficialmente potrebbe essere: il blocco
degli sfratti fino a agosto 2013 a partire dal oggi
Non deve essere un gesto caritatevole ma una precisa
presa di posizione e volontà di rivedere il “sistema casa popolare,
assegnazione, bandi etc etc.
Allora in questo senso il blocco degli sfratti ha un senso
politico e di responsabilità civile.
Maurizio Torti
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