domenica 6 gennaio 2013

...Proposta programma Politiche sociali regionali


Carissimi
In merito alle storie di cui siamo testimoni, le politiche sociali, l’emergenza casa, gli sfratti e l’emergenza per chi è fuori da ogni sistema produttivo, sono e devono restare al centro della ns civiltà.
Rincorrere le emergenze è un’attività molto difficile e spesso dispersiva, perché non c’è mai il tempo di avere una fotografia nitida di quanto accade e questo non vuole dire che non siamo solidali con chi viene licenziato o messo in strada perché ha difficoltà economiche.
Non voglio dilungarmi oltre su questo, perché sono assolutamente convinto che anche Voi la pensiate come me, rispetto dei diritti, siamo contro la violenza, la casa è un diritto per tutti etc etc.
Vorrei invece, dare un contributo alla questione casa a Milano, Aler, assegnazioni, bandi, Comune di MIlano etc etc.
E’ vero che ci sono raccomandati e protetti di ogni tipo, è vero che c’è chi fa carte false, è vero che ci sono politici corrotti che si associano a sistemi mafiosi e che lucrano sul bisogno di una casa ma è anche vero che nulla cambierà se non costringiamo il Comune di Milano, questa giunta, ad assumersi delle responsabilità che ad oggi non ha ancora fatto sue.
Teniamo presente che ancora oggi, la gestione della case è questione Aler, mentre per le assegnazioni il Comune ha un ruolo principale anche se la commissione è ancora Aler.
Mi spiego meglio, questa giunta nell’ambito della determinazione delle quote degli alloggi ERP, assegnabili ai sensi del Regolamento regionale 1/2004 e le modalità e linee guida per la valutazione delle domande di assegnazione in deroga presentate ai sensi del suddetto regolamento, utilizza ancora una delibera della vecchia giunta, ritenuta da tutti gli attori sociali uno strumento diabolico.

La delibera è del 18/03/2010 N° 817 Direzione Centrale Casa Settore Assegnazione Alloggio, P.G 161825

(inviterei il gruppo legale se può analizzare questa delibera e valutarne il suo annullamento attraverso la raccolta firme popolare)

Il nostro obiettivo potrebbe essere quello di fare pressioni sulla giunta che ad oggi è ancora troppo timida su questi punti, non ha ancora deliberato concretamente sull’assegnazione e non ha rivisto i termini e le linee guida. Non si è ancora deciso chi e come gestire il patrimonio, sono crica 18 mesi che si parla che il Comune deve gestire sia il patrimonio, sia le assegnazioni ma siamo in alto mare.
Perché è importante questa delibera?
Perché è lo strumento, unico, per cui ogni cittadino può chiedere un’assegnazione, di difendere i suoi diritti, di presentare istanze di ricorso; è sinteticamente un’ atto in cui si chiede ai responsabili del Comune di riflettere su quanto stà accadendo a questo o quel nucleo famigliare.

Cosa ancora più incredibile è come viene gestita la procedura, nel momento in cui una famiglia viene costretta allo sfratto.
Questo è l’unico strumento con cui una famiglia, racconta al Comune e all’Aler cosa gli stia accadendo ma i nobili impiegati, leggono questa documentazione 2, 0 3 giorni prima dello sfratto. E’ incredibile ma questa è la prassi quotidiana… e quindi naturale pensare che cosa si può fare in tre giorni?
Le code negli uffici di via Pirelli sono solo condizionate da questo unico elemento, è quindi motivo di litigi, di pressioni, di violenza. Insomma si lavora anche male in questo ufficio non solo perchè i riscaldamenti non funzionano.. (provate a visitare via Pirelli 39 e sarete certamente testimoni di un forte disagio)
Altro esempio, se una famiglia viene sfrattata, ottiene un avanzamento (temporaneo) nella graduatoria pubblica ed il Comune ha l’obbligo di intervenire entro un anno.
Ma se il Comune non fa nulla entro 12 mesi cosa succede? Ancora una volta “la deroga è l’unico strumento”, in poche parole si può ottenere una casa popolare. non perchè meriti della graduatoria ma per i ricorsi e le deroghe.
Semplice, alla famiglia a cui il Comune non risponde con un’assegnazione, il rischio è di ritornare alla posizione che aveva prima dello sfratto. Amici è come il gioco dell’oca, hai perso, torna alla casella di partenza e riprova un’altra volta.
Questi sono solo dei piccoli ma concreti esempi di quanto sia diabolico il regolamento Aler e Comune di Milano. Questa delibera deve essere rivista, in questo senso la giunta deve assumersi delle responsabilità. Sul funzionamento di una delibera che non hanno deliberato loro ma hanno il dovere di intervenire se non va bene.
Altro elemento
Quando hanno diviso gli appartamenti da 70-90 mq facendone 3-4 monolocali ha fatto arricchire qualche bandito ma ha generato una situazione assurda:
il Comune non riesce ad assegnare alloggi a famiglie composte da un minimo di 4 persone, mamma papà e due figli, …siamo veramente all’assurdo.
Anche questo merita una profonda analisi, invitando i costruttori ed il comune per trovare soluzioni che velocizzino la riqualificazione di edifici comunali da ristrutturare, autocostruzione etc etc .
Anche in questo senso, questa giunta deve assumersi una responsabilità e rispondere ai bisogni dei cittadini.
Ad ogni modo, anche a completamento di indicazioni legislative, in merito agli sfratti con violenza anche in presenza di minori, nella legge regionale esiste già un’indicazione, “gli sfratti con uso della forza pubblica” sono da eseguire solo se c’è una soluzione alternativa per la famiglia” suggerita dal Comune o da istituzioni simili.
Questo è un punto che spesso se coinvolti in fasi di emergenza non riusciamo a cogliere, vediamo e vogliamo solo difendere dei diritti ed è giusto ma dobbiamo attivarci per intervenire prima.
Non mi illudo ma sono un sognatore e sono convinto che possiamo mettere alla corda questa giunta chiedendo semplicemente quali responsabilità vogliono prendersi se non vogliono rivedere delibere, regolamenti che da anni vengono indicati come insufficienti, spesso inapplicabili.

Questo è il momento di coinvolgere chi a Milano si occupa di sfratti, case popolari, assegnazioni e non mi riferisco ai “militanti” di questo e quel gruppo ma alle persone che assistono i nuclei famigliari.
Ogni giorno centinaia di persone affrontano questo bisogno recandosi presso CAF, sportelli dei sindacati etc etc, in questi luoghi c’è esperienza, c’è un osservatorio privilegiato.
Su questo per comprenderci meglio…
Volete anche voi aprire uno sportello informativo per aiutare i cittadini, le famiglie alla difesa dei diritti e al diritto alla casa? (Non credo sia un aspetto centrale)
Se pensate che siano per voi interessanti questi punti ma spero che ne abbiate anche voi direi che possiamo muoverci e definire una strategia.
Inoltre, se ad un Consiglio Comunale verranno toccati anche i temi su Aler abitazioni sociali, possiamo suggerire ai portavoce, in Consiglio Comunale e anche ai Consigli di zona, di attivarsi per: evidenziare i passaggi poco chiari sulla delibera;
eventualità e modalità per richiesta di annullamento;
richiesta di intraprendere una nuova strada.
Unica richiesta da fare ufficialmente potrebbe essere: il blocco degli sfratti fino a agosto 2013 a partire dal oggi
Non deve essere un gesto caritatevole ma una precisa presa di posizione e volontà di rivedere il “sistema casa popolare, assegnazione, bandi etc  etc.
Allora in questo senso il blocco degli sfratti ha un senso politico e di responsabilità civile.


Maurizio Torti

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